Servizio di disinfestazione delle Termiti nel Triveneto ed Alto Adriatico.

Gli Isotteri o termiti sono un ordine di insetti terrestri, sociali, di piccole o medie dimensioni.

Sono insetti alati, con livree di colori uniformi, pallidi o poco vivaci, e con esoscheletro di solito di debole o mediocre consistenza.

Morfologia

Il capo è prognato o subprognato, libero, abbastanza mobile, di forma e dimensioni varie a seconda delle specie e/o delle caste; in certi casi (“soldati nasuti”) è prolungato dorsalmente ed anteriormente in una sorta di tubulo al cui apice si apre il dotto della ghiandola frontale, frequentemente fornito di solco epicraniale variamente sviluppato.

Occhi e 2 ocelli, o mancanti.

Le antenne sono di modesta lunghezza, moniliformi, composte di un numero di antennomeri tra 9 e 32.

Apparato boccale masticatore.

Labrum sviluppato, ma assai variabile nella forma e talvolta allungatissimo.

Mandibole robuste, di forma e dimensioni varie, talora (nei soldati) enormi, mostruose o asimmetriche, talora piccolissime o subatrofiche. Mascelle con lobi distinti, galea spesso bisegmentata, lacinia sclerificata e distalmente fornita di formazioni spiniformi, palpi 5-articolati. Labium con submento e mento fusi assieme e con premento provvisto di glosse, paraglosse e palpi 3-articolati. Collo con scleriti cervicali.

Torace depresso e con noti ampi. Protorace libero ed a volte più grande dei segmenti seguenti; questi ultimi sono simili tra loro.

Zampe ambulatorie, simili tra loro, con coxe grandi e ravvicinate, tarsi comunemente di 4 articoli, raramente 5-articolati o imperfettamente 5-articolati, pretarsi con 2 unghie e forniti, o no, di arolio.

Ali grandi, membranose, subuguali, con venulazione primitiva o ridotta, e priva di nervature trasverse (queste ultime spesso sostituite da un finissimo ed irregolare reticolo); ad eccezione dei Mastodermatidi, le ali presentano subprossimalmente una linea trasversa preformata di rottura (detta “solco omerale”), lungo la quale si spezzeranno dopo il volo prenuziale, lasciando attaccata al torace la cosiddetta “squama omerale”.

Habitat

Le termiti sono organismi xilofagi (cioè divorano legno); la loro importanza ecologica dipende dal fatto che l’equivalente di un terzo di tutta la materia prodotta ogni anno dalle piante viene divorata da loro. In un ecosistema terrestre, la produzione di materia vivente è pressoché ininterrotta, e se essa non venisse demolita con una velocità correlata a quella con cui viene formata, dopo poco tempo il sistema entrerebbe in crisi, perché verrebbero a mancare sia lo spazio per i nuovi organismi, sia i materiali per continuare la produzione. La distruzione del legno, delle altre parti vegetali e degli altri residui organici, assicura la liberazione di nutrienti nel terreno che, in tal modo, diviene fertile.

Con le loro robuste mandibole esse frantumano la massa legnosa e se ne nutrono; inoltre l’alimento viene distribuito tra gli individui della colonia mediante il rigurgito bocca a bocca (trofallassi oro-orale), o anche mediante trofallassi oro-anale.

L’ordine raccoglie circa 2800 specie raggruppate in cinque famiglie: Mastotermitidae, Hodotermitidae, Kalotermitidae, Rhinotermitidae, Termitidae.

In Italia sono presenti due specie in pianta stabile, il Kalotermitide Kalotermes flavicollis Fabricius ed il Rinotermitide Reticulitermes lucifugus Rossi. Ultimamente si sta importando, causa trasporti internazionali, una nuova termite della famiglia dei Kalotermitidi, la Cryptotermes brevis, originaria della zona Indio-asiatica. È stata localizzata solo in alcune in città italiane, specialmente al centro-sud.

ATTENZIONE: Prestare attenzione quando:

  1. Ci sono focolai già presenti
  2. Ci sono grandi quantità di legno
  3. Ci sono piante vicine, soprattutto se malate, morte o danneggiate
  4. C’è molta umidità nell’ambiente e nei locali
  5. Ci sono le travi annegate nel muro (non isolate)
  6. Ci sono strutture attaccate alle pareti
  7. Ci sono zone di condensa
  8. C’è poca luce
  9. C’è poca aria

Per questi motivi è caldamente consigliato l’isolamento delle testate delle travi con nicchie apposite composte da mattoni pressati per evitare accumuli di umidità, separare le travi dal muro con 0,5 cm di vuoto per far passare l’aria oppure riempito di isolante.

Nelle biblioteche bisogna aerare gli ambienti, isolare armadi e scaffali e anche i libri dagli scaffali (per l’accumulo di umidità) con una movimentazione annuale di tutto l’archivio.

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